domenica 5 aprile 2020





Il Diario dell’Assedio di Milazzo, redatto dal capitano Bona del Reggimento Fucilieri dell’esercito piemontese di Vittorio Amedeo II, è custodito presso l’Archivio di Stato di Torino (fondo “Sicilia prima inventariazione”, categoria 3, mazzo 2, fascicolo 37). Si tratta di una lunga cronaca militare in lingua francese, qui trascritta e tradotta in italiano. Segnalato per la prima volta a metà Ottocento dallo Stellardi nella sua monumentale opera sul Regno di Vittorio Amedeo II in Sicilia (1713-1718), tale diario è stato di recente citato dallo storico Simone Candela (I Piemontesi in Sicilia, S. Sciascia editore, 1996, p. 398) e, da ultimo, dallo storico Alberico Lo Faso di Serradifalco, che ringraziamo per la signorile segnalazione e che ne ha accennato il contenuto in una sua autorevole pubblicazione (Scorci di Guerra in Sicilia in Archivio Storico Siciliano, vol. XXX, 2004, pagg. 152 e segg.).

Si precisa che il Bona, come peraltro si evince implicitamente dalla lettura del presente Diario, era un ingegnere militare già in servizio nell’Assedio di Messina di qualche mese prima. Fu lui con tutta probabilità a redigere la mappa di Milazzo ai tempi dell’Assedio allegata al termine del suo Diario: «considerate le dimensioni e lo stato conservativo della mappa, (…) incollata alla pagina finale della relazione», l’Archivio di Stato di Torino non ha ritenuto opportuno procedere alla riproduzione digitale della medesima, il cui contenuto ci è pertanto ignoto.

Nella trascrizione e traduzione della presente relazione si è cercato per quanto possibile di rimanere fedeli al gergo del primo Settecento, lasciando ad esempio le maiuscole ai titoli gentilizi ed alle cariche militari o impiegando termini tipici del gergo militare di allora, come “preparare il biscotto per le truppe”, “aprire la trincea” e simili.

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(Archivio di Stato di Torino)

Un ambiente dell'esposizione sull'Assedio di Milazzo allestita al Mastio del Castello di Milazzo

La relazione del Capitano Bona



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